
Il Bagno Turco o Hammam (dall'arabo "scaldare") nasce dalla tradizione orientale di fare bagni di vapore in ambienti caldi e umidi, normalmente associati a massaggi per avere il massimo beneficio. Pare sia un'evoluzione dei bagni romani portati a Bisanzio (da cui il nome "bagno turco"), anche se tra le popolazioni arabe la sua presenza è antichissima e si collega ai bagni greci. Un tipico hammam risulta abbastanza simile nella struttura e nei trattamenti alle originarie terme romane. In Turchia gli hammam ebbero larga diffusione durante il periodo ottomano e il miglior esempio è il Çemberlitaş Hamam di Istanbul, inaugurato nel 1584 e tuttora funzionante. In occidente questo trattamento ha avuto il massimo splendore nella seconda metà del XIX secolo, in particolare nel mondo anglosassone. Di norma uomini e donne usano locali separati e alcuni hammam di Istanbul conservano ancor oggi mikvehs, bagni rituali per donne di religione ebrea.
Tradizionalmente i rivestimenti interni sono in marmo e la stanza principale ha una grande cupola con tanti fori per dare luce all'ambiente. Nei paesi islamici l’hammam è il luogo umido per eccellenza e si attraversa dal punto più freddo a quello più caldo. In esso si trovano una successione di spazi che corrispondono a pratiche diverse. Si sosta almeno mezz’ora per un bagno di vapore nella stanza più calda. Qui si può applicare l’henné ai capelli e farsi frizionare energicamente il corpo con un guanto ruvido intriso di argilla e sapone (se vi capita l'occasione provatelo, ne vale la pena).
Il percorso termina ritornando alla stanza per il relax : su grandi panche rivestite con morbidi cuscini e tappeti, luci soffuse, ci si rilassa sorseggiando il the alla menta o al cardamomo ….
Tra gli accessori caratteristici si possono citare il peştemal (sorta di pareo in cotone o seta), i nalin (pantofole ricamate), l'hennè, l'argilla, il sapone, le ciotole per bagnarsi.
Anticamente vi lavoravano i tellak, giovani inservienti che non sempre si limitavano ad innocenti massaggi ...
Nei paesi occidentali il bagno turco è sinonimo di bagno di vapore.
Si utilizza allo scopo una stanza rivestita di marmi e piastrelle colorate, avvolta in una leggera nebbia profumata e con una fontanella o una doccia con acqua fredda. Spesso si associa la cromoterapia.
Le versioni più semplici sono costituite da strutture in materiale plastico e vetro.
Caratteristiche
All'interno di un bagno turco la temperatura è compresa tra i 40° e i 60°.
La percentuale di umidità raggiunge il 90-100%, formando una nebbia dalla temperatura stratificata, da 20/25°C al livello del pavimento fino a 40/50°C all'altezza della testa. La sudorazione è meno intensa che in un ambiente molto caldo e secco come la sauna, ma dato che la permanenza è più prolungata, il risultato finale spesso è che la quantità di sudore traspirato è superiore. E' efficace per una pulizia profonda del corpo, utile per le vie respiratorie, tonficante e rilassante, riduce lo stress.
Procedimento
1. Entrate nel bagno turco e scegliete una posizione rilassante e comoda.
2. La permanenza non deve superare i 20 minuti. Ma, attenzione, se vi pulsano le tempie smettete prima.
3. Uscite e fate una doccia fredda (meglio con idromassaggio)
4. Rientrate nel bagno turco per altri 15 minuti
5. Fate un'altra doccia fredda o meglio ancora immergetevi completamente per mezzo minuto nella vasca di acqua fredda (meglio se gelata!)
6. Una volta finito, asciugatevi con calma per riabituare il corpo alla temperatura ambiente.
7. Sdraiatevi coprendovi con una coperta e rilassatevi per almeno 20 minuti
8. Ricordatevi di reintegrare i liquidi persi con la sudorazione!
Dopo il bagno di vapore è buona norma cospargersi il corpo con un buon olio rilassante
Benefici del bagno di vapore
-è considerato un ottimo metodo di rilassamento
-è ottimo contro i dolori reumatici
-combatte le tensioni muscolari
-favorisce il riposo
-è un ottimo trattamento di depurazione cutanea
-combatte le infiammazioni delle vie respiratorie
Curiosità: alcuni termini arabi (a) e turchi (t)
- bagno d'aria 40°/50° Beitoval (a), Wustani (t)
- aria umida 50°/55° Hararah(a), Halvet (t)
- aria a 18°/20° Mesluk (a), Mustaby (t)
- ambiente fresco Soukluk (t)
Approfondimenti
http://www.benessere.com/remise/arg00/bagno_turco.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Hammam (inglese)
By forum.extravillage.it
Basta un semplice bagno di calore per far traspirare e far eliminare, attraverso il sudore, le tossine e i rifiuti della pelle. E questo procedimento termico è tra i più antichi e conosciuti del mondo.
Pare, infatti, che già negli antichi insediamenti aztechi, le donne partorissero in una sorta di capanna "sudatoria", così da poter beneficiare del calore lenitivo e rilassante per alleggerire le doglie.
Ma, accanto alle proprietà terapeutiche, per molti popoli, tra cui gli indiani sioux, il bagno di sudore rappresentava anche una funzione di purificazione.
Le tradizioni della sauna si sono conservate e perfezionate soprattutto in Finlandia e in Russia: non è raro scorgere, sulle rive dei laghi e dei fiumi, casette di legno costruite a questo scopo.
Nell'immediato dopoguerra, la moda della sauna finlandese si è diffusa anche in Europa e negli Stati Uniti grazie al fatto che, tra l'altro, viene considerata un ottimo metodo per rilassarsi e favorire un sonno salutare. 



Sebastian Kneipp nacque in Baviera nel 1821 da una famiglia molto povera. Lavorò come custode di animali in una fattoria, ma, crescendo, il suo unico desiderio era di studiare e di diventare prete. Fortuna volle che egli trovasse uno sponsor e così, all'età di 23 anni, iniziò a studiare. Ma la povertà durante l'infanzia aveva indebolito il suo fisico e Sebastian si ammalò di tubercolosi, che a quel tempo era una malattia mortale.
Nella libreria del Re a Monaco, cui aveva accesso per i suoi studi, trovò un vecchio libro scritto da un medico di campagna della Slesia dove erano descritte le proprietà curative dell'acqua.
Il giovane Kneipp decise di seguire i metodi descritti e iniziò a bagnarsi ogni giorno in inverno per pochi secondi nelle gelide acque del Danubio. Avvenne il "miracolo" e guarì.
Dopo aver finito i suoi studi fu inviato al Monastero di Woerischofen dove iniziò a curare altri monaci e poi sempre più persone che avevano sentito parlare di lui.

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